Luogo

Civita Castellana - Viterbo

Data

20-12-2017

Artista

Jerico

ULTIMO ORIZZONTE

Comune di Civita Castellana, Viterbo | 22 dicembre 2017

Residenza d’arte urbana PUBBLICA

Fotografia: Sara Francola

 

È dalla costante ricerca sulle possibili convivenze tra natura ed uomo che trae ispirazione l’ultimo impegno di Jerico Cabrera Carandang per lo storico comune di Civita Castellana. Un monumentale intervento urbano pensato come parte di un più ampio ed al contempo intimo processo artistico. Un percorso che supera i tre mesi nel quale l’artista ha potuto vivere e condividere le quotidiane avventure dell’intera comunità, traducendone gli avvenimenti e le vicende attraverso diversi esempi pittorici, incontri con i residenti ed attività didattiche con gli studenti delle scuole superiori. Un “Murales” come ideale strumento di ricerca su contenuto, forma ed ambiente affrontato sia sotto l’aspetto compositivo, grazie alla realizzazione di dieci attenti studi su tela, trenta bozzetti preparatori ed alcuni modellati in argilla, sia sotto una più privata ricerca stilistica, ipotizzando una possibile convivenza tra le definite poetiche che vivono nelle ricerche espressioniste e le infinite possibilità date dall’esperienza della pittura astratta.

 


 “Pubblica” _ Residenza d’ Arte Urbana
Nata da un’idea di Kill The Pig, la residenza d’arte PUBBLICA a cura di Carlo Vignapiano ed Elena Nicolini, nasce come risposta ad una richiesta di maggiore attenzione nei confronti del delicato rapporto tra la vivibilità degli spazi collettivi, cultura del territorio e le rinate pratiche dell’arte contemporanea. Con al proprio attivo più di venti interventi d’arte urbana e diverse installazioni site-specific, per i comuni di Roma, Selci, Civita Castellana, Gallese e Capranica, la residenza d’arte PUBBLICA prosegue con la volontà di collegare le molte realtà del territorio attraverso un’unica rete culturale. Un impegno costante che, grazie al contributo di artisti internazionali ed esperti di settore, si incarica di fornire concreta risposta alla richiesta di attenzione nei confronti del delicato equilibrio tra la vivibilità degli spazi comuni, la cultura del territorio e le rinate pratiche dell’arte pubblica.
"Come res publica si identifica nello spazio pubblico e nel suo utilizzo come primario bene da tutelare e proteggere ma al contempo vivere e godere."